La terza proposta è la stesura e la condivisione di un “codice etico”, formalmente accettato da istituzioni, enti, imprese, associazioni, che garantisca trasparenza, sostenibilità ed eticità all’interno di tutte le operazioni e i programmi in vista di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e oltre. Solo il semplice motivo del mettere intorno a un tavolo varie realtà per darsi regole comuni sarebbe il segno tangibile di un cambio di rotta; ma l’obiettivo dichiarato è quello di avere a disposizione un elemento di confronto e controllo oggettivo sul livello di trasparenza e di legittimità e di sostenibilità di tutti gli atti e tutti i procedimenti… Una sfida (o una provocazione) alta, dunque, posta dai cittadini alle diverse istituzioni…