Per la parte che in questa sede ci interessa maggiormente, L’Associazione mette mano a un articolato lavoro di studio ed elaborazione, che porta alla definizione di tre proposte per la città e per l’amministrazione comunale:

• l’adozione, da parte dell’Amministrazione comunale, del “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni” secondo il modello e l’esperienza di Labsus – Laboratorio per la Sussidiarietà, che da tempo, in varie parti di Italia, sta promuovendo e applicando questo modello attraverso quella intuizione straordinaria che sono i “patti di collaborazione”, snodo tecnico-giuridico su cui si fonda l’alleanza fra i cittadini e l’istituzione che governa la città;

• la costituzione di un forum, o consulta oppure rete, delle associazioni e dei produttori culturali presenti nel territorio, normato da un regolamento riconosciuto dalle amministrazioni, che costituisca quel corpo intermedio necessario a ottimizzare e rendere trasparenti i rapporti fra i vari mondi legati alla produzione della cultura e fra di essi e le istituzioni, e incentìvi una necessaria “alleanza” e non una rovinosa conflittualità fra “pubblico” e “privato”;

• la stesura e la condivisione di un “codice etico”, formalmente accettato da istituzioni, enti, imprese, associazioni, che garantisca trasparenza, sostenibilità ed eticità all’interno di tutte le operazioni e i programmi in vista di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Su queste linee proseguirà l’impegno dell’Associazione Matera 2019 nei prossimi mesi per “fare” la capitale!

Nasce il Cantiere per l’innovazione sociale